I partner istituzionali del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili per l’attuazione del Piano di formazione sulla disciplina dei contratti pubblici sono:

Direzione generale per la regolazione dei contratti pubblici e la vigilanza sulle grandi opere, quale struttura del MIMS di appartenenza al Dipartimento per le opere pubbliche, le politiche abitative e urbane, le infrastrutture idriche e le risorse umane e strumentali.

La Direzione generale svolge le funzioni di competenza del Ministero nei seguenti ambiti di attività:

  • qualificazione del contraente generale e gestione stralcio del soppresso Albo nazionale dei costruttori;
  • rapporti con l’Autorità nazionale anti-corruzione (ANAC) e con l'Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture;
  • indirizzo e regolazione nazionale e coordinamento con la normativa europea in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture;
  • supporto e consulenza in materia di contratti pubblici ad amministrazioni ed enti pubblici;
  • attività di studio finalizzata alla elaborazione e al recepimento della normativa europea in materia di contratti pubblici;
  • gestione del Servizio contratti pubblici, in coordinamento con la Direzione generale per la digitalizzazione, i sistemi informativi e statistici;
  • limitatamente agli affidamenti non sottoposti alla disciplina di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, ai sensi dell'articolo 216 del medesimo decreto legislativo;
  • attività di sorveglianza sulle grandi opere;
  • contenzioso amministrativo e giurisdizionale nelle materie di competenza.

 

Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale (ITACA), quale organo tecnico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

L’Istituto, costituito nel 1996 per impulso delle Regioni italiane con la denominazione “Istituto per la trasparenza, l’aggiornamento e la certificazione degli appalti”, è un’associazione senza fini di lucro, i cui soci fondatori sono le Regioni e le Province autonome, con l’obiettivo di attivare azioni condivise dal sistema regionale per promuovere e garantire un efficace coordinamento tra le stesse, ed assicurare il miglior raccordo con le istituzioni statali, enti locali ed operatori del settore.

Dal 2005 ITACA ha adottato la sua nuova denominazione “Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale”, la quale, pur confermando l’identità statutaria, ne sottolinea l’impegno anche sul versante delle tematiche inerenti alla sostenibilità ambientale.

L’attività viene esercitata con il coinvolgimento oltre che di esperti regionali, anche di referenti delle amministrazioni statali, locali e organismi rappresentativi delle categorie di settore. Tale operato ha permesso, da un lato, un ampio e concreto confronto su questioni di volta in volta individuate, e dall’altro, lo scambio di conoscenze e condivisione di progetti che possono costituire ipotesi di sviluppo socio-economico e ambientale per il Paese.

 

Istituto per la Finanza e l’Economia Locale (IFEL) è una Fondazione istituita nel 2006 dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) quando, in attuazione del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 22 novembre 2005, succede al Consorzio Anci-Cnc per la fiscalità locale raccogliendone tutta l’eredità.

Da allora IFEL porta avanti il ruolo di ente deputato ad assistere i Comuni in materia di finanza ed economia locale. Oltre a divenire la tecno-struttura di riferimento per la raccolta sistematica, l’elaborazione e la diffusione dei dati relativi ai tributi, la Fondazione opera come ente di ricerca e formazione attraverso la produzione di studi, analisi e proposte di innovazione normativa atte a soddisfare le istanze dei Comuni e dei cittadini. Un costante lavoro di ricerca e aggiornamento, in contesti come quelli della finanza e dell’economia locale che subiscono continui cambiamenti ed evoluzioni, caratterizza l’attività scientifica su cui si incentra l’impegno istituzionale di IFEL.

 

Scuola Nazionale dell'Amministrazione (SNA) fondata nel 1957 come parte integrante della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è l’istituzione deputata a selezionare, reclutare e formare funzionari e dirigenti pubblici e costituisce il punto centrale del Sistema unico del reclutamento e della formazione pubblica, istituito per migliorare l'efficienza e la qualità della Pubblica Amministrazione italiana.

Il corpo docente della SNA è composto da esperti provenienti dal mondo accademico, dai ruoli della pubblica amministrazione e dalle organizzazioni internazionali. Attraverso la sua rete di ex-alumni, la SNA rappresenta una preziosa fonte di sapere e di esperienze che contribuiscono all’incremento qualitativo delle attività di formazione e ricerca.

Le principali attività della SNA sono:

  • la selezione e il reclutamento dei dirigenti delle amministrazioni pubbliche centrali;
  • l'erogazione della formazione per tutti i dipendenti pubblici;
  • lo sviluppo di programmi di ricerca sulla pubblica amministrazione, le politiche pubbliche e l'economia pubblica;
  • la consulenza e assistenza tecnica alle Pubbliche Amministrazioni per l'attuazione dei programmi di riforma e di innovazione.

La SNA considera gli accordi internazionali una parte fondamentale delle proprie attività e sostiene l'impegno dell’Italia sulla scena internazionale. La SNA investe fortemente nel reciproco scambio di buone pratiche tra istituzioni internazionali per lo sviluppo di azioni di buon governo in tutto il mondo.

 

Rete degli Osservatori regionali dei Contratti pubblici, costituita nel 2021 dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, promuove forme stabili di cooperazione tra le Regioni in materia di contratti e investimenti pubblici.

La Rete è un insieme di strutture (nodi) regionali che condividono attività e servizi comuni con standard minimi di funzionamento, in ordine a:

  1. supporto giuridico, informativo e formativo alle stazioni appaltanti nell’attuazione della normativa comunitaria, statale e regionale anche nell’ambito della collaborazione con gli Organi dello Stato;
  2. supporto giuridico formativo e informativo agli operatori delle stazioni appaltanti in ambito territoriale in materia di assolvimento di ogni obbligo informativo di pubblicità e di trasparenza in materia di contratti ed investimenti pubblici;
  3. raccolta e acquisizione dei dati e delle informazioni in materia di contratti ed investimenti pubblici secondo modalità omogenee a fini di trasparenza, monitoraggio e pubblicità;
  4. studio, analisi e monitoraggio del mercato dei contratti e degli investimenti pubblici.

Ai fini dell’espletamento delle attività e degli ulteriori compiti per il rispetto degli accordi e protocolli con Enti terzi, i nodi della Rete operano in reciproca collaborazione condividendo esperienze e buone pratiche e assicurando a ciascuno l’affiancamento ausiliare tecnico-operativo necessario.

 

Chi siamo | Il contesto di riferimento | L'accordo | I Partner istituzionali | L'organizzazione