Nel contesto degli appalti pubblici in ambito europeo e nazionale è particolarmente avvertita l’esigenza di assicurare adeguati livelli di formazione e professionalizzazione delle stazioni appaltanti.

La Commissione Europea il 3 ottobre 2017 ha adottato la Raccomandazione (UE) C 2017/1805 relativa alla professionalizzazione degli appalti pubblici con l’obiettivo, in senso ampio, di migliorare l’intera gamma di abilità, competenze, conoscenze ed esperienze professionali delle persone che svolgono procedure di appalto, attraverso un processo inclusivo a livello nazionale, regionale e locale.

La Raccomandazione è parte integrante della strategia in materia di appalti pubblici che definisce le priorità della politica dell’UE relativa agli appalti in materia. Nell’ambito della strategia europea, nel 2020, la Commissione ha adottato il quadro europeo delle competenze per i professionisti degli appalti pubblici ProcurCompEU, quale strumento a sostegno della professionalizzazione degli appalti pubblici. Attraverso la definizione di 30 competenze chiave, matrice delle competenze, offre un riferimento comune agli operatori del settore nell’Unione Europea. Per valorizzare le proprie competenze facilitando la formazione e lo sviluppo professionale.

La legge 11 settembre 2020, n. 120 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 16 luglio 2020, n.76, recante “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitali” (Decreto Semplificazioni), all’art. 7 comma 7bis ha previsto «Al fine di accelerare le procedure per l’attuazione degli investimenti pubblici e per l’affidamento di appalti e concessioni, è istituito un fondo presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, destinato ad iniziative finalizzate all’aggiornamento professionale del responsabile unico del procedimento (RUP) di cui all’art.31 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n.50».

La Cabina di Regia per il coordinamento della contrattualistica pubblica di cui all’art.212 del D.Lgs. 50/2016, nella seduta del 3 dicembre 2021, ha approvato il documento sulla la “Strategia professionalizzante e piani di formazione in tema di appalti pubblici”, previsto tra gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (M1C1-71 Riforma 2.1.6).

In particolare, la Strategia professionalizzante mira allo sviluppo di quattro direttrici:

  1. è rilevante che la formazione sia correlata alla qualificazione delle stazioni appaltanti;
  2. ferma restando una formazione di base comune per tutti gli operatori del settore, la formazione deve declinarsi in percorsi diversificati, con riguardo: al ciclo dell’appalto pubblico dalla programmazione all’esecuzione; al livello di expertise professionale e al ruolo decisionale rivestito dal singolo funzionario/dirigente nell’amministrazione; alle materie;
  3. la sede della formazione deve essere valorizzata, giacché costituisce luogo privilegiato di rilevazione e diagnosi di disfunzionalità nell’attuazione delle norme in materia di appalti pubblici, nonché di proposta di possibili soluzioni, anche in vista della imminente riforma del Codice dei Contratti pubblici;
  4. il quadro degli interventi di formazione va integrato da un’offerta formativa specifica concernente alcuni profili di particolare rilievo, quali l’impatto concorrenziale del public procurement, la gestione degli incidenti di corruzione (onde prevenirli), l’attenzione alle questioni di genere e allo sviluppo sostenibile.

 

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