E’ stata pubblicata, sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea, la Comunicazione della Commissione Europea 16/3/2023 n. 2023/C 98 I/01 “Appalti pubblici: uno spazio di dati per migliorare la spesa pubblica, promuovere l’elaborazione delle politiche basata sui dati e migliorare l’accesso delle PMI alle gare d’appalto”.
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE
Appalti pubblici: uno spazio di dati per migliorare la spesa pubblica, promuovere l’elaborazione delle
politiche basata sui dati e migliorare l’accesso delle PMI alle gare d’appalto (2023/C 98 I/01)
1. Introduzione allo spazio europeo di dati sugli appalti pubblici
Ogni anno, nell’UE, oltre 250000 autorità pubbliche spendono circa 2000 miliardi di EUR (circa il 13,6 % del PIL) per l’acquisto di servizi, lavori e forniture. Dalle nuove strade ai tablet per gli alunni o alle attrezzature per gli ospedali. Le autorità pubbliche rappresentano i principali acquirenti in molti settori chiave come l’energia, i trasporti, le infrastrutture, la gestione dei rifiuti, la protezione sociale, la salute, la difesa e l’istruzione.
Operando le giuste scelte in materia di acquisti, il settore pubblico può stimolare l’occupazione, la crescita e gli investimenti in Europa e creare un’economia più innovativa, competitiva, efficiente dal punto di vista energetico e socialmente inclusiva. In questo modo è possibile sostenere le politiche chiave a livello nazionale e dell’UE, come la ripresa dalla pandemia, la duplice transizione, l’autonomia strategica dell’UE e la sua leadership digitale.
Per sfruttare appieno il potenziale degli appalti pubblici, l’accesso ai dati e la capacità di analizzarli sono essenziali. Eppure solo i dati relativi al 20 % di tutte le gare d’appalto indette dagli acquirenti pubblici sono disponibili e consultabili per l’analisi in un unico luogo. Il restante 80 % è divulgato, in formati diversi, a livello nazionale o regionale ed è difficile o impossibile riutilizzarlo per scopi politici, di trasparenza e di miglioramento della spesa. In altre parole, gli appalti pubblici sono ricchi di dati ma poveri di dati utili per i contribuenti, i responsabili delle politiche e gli acquirenti pubblici… continua la lettura sul documento ufficiale